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Cashmere
Il cashmere (termine inglese) o cachemire (termine francese) è una pregiatissima fibra tessile ricavata dal pelo di Capra Hircus, originaria delle regioni montuose e degli altipiani dell'Asia. Il suo nome deriva dalla regione storica del Kashmir, attualmente divisa tra India, Pakistan e Cina, area di provenienza di questo tessuto, che si esporta verso l'Europa sin dall'inizio del XIX secolo. Al tatto, il cashmere si presenta morbido, soffice e vellutato. Una volta indossato produce una piacevole sensazione di calore.
Per allevare questo genere di capre sono necessarie particolari condizioni climatiche, dove forti sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte favoriscono lo sviluppo di una peluria chiamata duvet, che rappresenta lo strato più soffice e lanoso del loro mantello. Questa peluria (come del resto tutte le fibre animali) ha una funzione termo-regolatrice del corpo della capra rispetto all'ambiente esterno, proteggendola sia dalle basse, sia dalle alte temperature. Per ottenere questa preziosa fibra si esegue una pettinatura manuale del mantello durante la stagione della muta, che avviene in primavera. La produzione di cashmere si aggira in media tra i 100 e i 200 grammi di pelo fine per ogni animale adulto.
Al giorno d’oggi la produzione mondiale di cashmere è stimata intorno alle 6500 tonnellate annue, equivalenti a quasi 20 mila tonnellate di materiale grezzo. Di quest’ultimo, la Cina è il primo produttore mondiale, con circa 10 mila tonnellate di tessuto; segue la Mongolia, patria storica di questa fibra, che produce più di 3 mila tonnellate all’anno; altri produttori significativi sono India, Pakistan, Iran, Afghanistan, Turchia ed altri paesi dell’Asia Centrale. Esiste infine qualche allevamento di capre da cashmere anche in Australia e Nuova Zelanda, negli Stati Uniti e persino in Italia, che di fato è il primo trasformatore al mondo di fibra grezza in cashmere pregiato.
Capra Hircus
Maglioncini
I nostri scaffali
Lana Merino
Il termine merino, o merinos, deriva da una razza di pecora apprezzata soprattutto per il suo vello, da cui si ottiene una lana molto fine e pregiata. Sembra che questo nome derivi dalla dinastia dei Merinidi, che governò sul Marocco durante il Medioevo ed invase più volte la Penisola Iberica. Di certo, la moderna lana merino deriva da un genere di pecora allevato in Spagna nel XII secolo. La produzione industriale di tessuti di lana merino per abiti ha avuto un forte impulso nel secondo dopoguerra. Tra i principali motivi, si annovera l'esigenza da parte del clero di indossare determinati abiti in tutte le stagioni, compresa l'estate.
Ogni esemplare di pecora merino può arrivare a produrre fino a 10 kg di lana molto pregiata. La lana merino è particolarmente ricercata per via della sua finezza, dipendente dal fatto che il pelo di una pecora merino è generalmente molto più sottile del pelo di una pecora comune. Una simile caratteristica, sommata alle altre qualità della lana in generale, rende unico questo tipo di fibra, ideale per determinate confezioni di abbigliamento, soprattutto gli abiti maschili. Un abito di lana merino infatti risulta resistente all'usura ed alla piega come un abito di lana comune, ma a differenza di questo, essendo più leggero, può essere indossato anche nelle stagioni più calde. Il tessuto detto familiarmente fresco lana o anche lana quattro-stagioni è generalmente realizzato con della lana merino.
Pecora Merino
Filato grezzo
Maglioncino uomo
Lambswool
La lana rappresenta la più comune tra le fibre tessili naturali di origine animale. Si ottiene dal vello di ovini (pecore), da alcuni tipi di capre, conigli, camelidi (come cammelli, lama, vigogna, alpaca), yak e antilope tibetana (Shahtoosh); si ricava persino - in produzioni minori – da alcune razze di cani (ad esempio chiengora). Ottimo isolante termico, offre un’ampia gamma di qualità, tante quante sono le diverse specie di animali da cui proviene.
Le migliori lane possono giungere a singoli fili del diametro di 15 micron, un livello di qualità che talvolta permette loro di competere col più pregiato cashmere (che non è una lana in senso stretto, ma rappresenta una fibra tessile a parte). Tra le diverse tipologie di lana, che differiscono per finezza e lunghezza della fibra, quella di qualità superiore è la già citata lana merino. Rimanendo tra le fibre di origine ovina, un’altra lana pregiata oltre che particolarmente soffice è la Shetland, prodotta in Gran Bretagna. Il Lambswool consiste invece nella lana ottenuta dalla prima tosatura dell’agnello. Il cucciolo della pecora, solitamente tosato intorno ai 4 mesi di vita, presenta un vello particolarmente apprezzato per la sua morbidezza e si distingue grazie ad una fibra ondulata che si adatta a lavorazioni di grande pregio.
Agnelli
Lana
Lambswool
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Bottega del Cashmere
in corso Martiri della Libertà, 89